Val Bisentino arcaico!

"Tra noattri ci si spregiaa, ma pe scherzo, per ridere. E più spregiahai gl'erano 'migliani pe via che faceano razza da sè perchè gli staano un po' meglio di noattri. Che la sa 'hella di hand'e'voleano allargà la hiesa? Sta' a sentì: allora gli andonno da i prete e gli dissano: "So' priore, in cchiesa un ci s'entra piue, bisognna allargalla". Allora i prete gli disse: "Tornahe domani, vi dò la risposta". I ggiorno dopo ritornonno e i prete gli disse: "I'o bell'e pensaho home fare, domeniha venie tutti alla messa holle scarpe holle bullette". "Che volegli dire i prete ho questo discorso? Ma! e' si starà a vedè". La domeniha e migliani gli erano tutti alla messa holle scarpe holle bullette. Finiha la messa, i prete si portò dall'artare e disse: "Gli omini si mettino mezzi da una parte e mezzi dall'attra,holle mane appoggiahe a i muro. Quand'e' diho: pigiahe, pigiahe forte ho tutt'e due le braccia tutt'insieme". Quand'i prete disse: "Pigiahe!" e' migliani pigionno ho tutta la forza e ssiccome in tera c'era le lastre lisce gli scivolonno n'dreho perchè le scarpe le c'aveano le bullette. Allora i prete gli disse: "Arzahevi! Vu siehe cascahi tutti perchè v'aete spostaho 'muri. O un vu volei la hiesa più grande, ora vu l'aete!". Allora i migliani e'dissano: "Madonna he forza che s'àe!" e tornonno a casa tutti hontenti."


(testimonianza di un anziano della Val di Bisenzio. Si trova, in nota a piè di pagina, nel libro “Di castagne e d'altro” di Umberto Mannucci)


( traduco dal “toscanaccio arcaico”:
“Tra di noi ci si faceva i dispetti, ma per scherzo, per ridere. Quelli che subivano più dispetti erano i migliani (abitanti della frazione di Migliana, un paesino del comune di Cantagallo, confinante con Vernio) perché facevano razza a sé, perché stavano un po' meglio di noi. La sai quella di quando i migliani volevano allargare la chiesa? Ora gliela racconto: andarono un giorno dal prete e gli dissero:“Priore in chiesa non ci entriamo più, bisogna allargarla”. Allora il prete gli disse: “Tornate domani così vi do la risposta”. Il giorno dopo tornarono e il prete gli disse: “Ho già pensato come fare, domenica venite tutti alla messa con le scarpe con le bullette (il metallo messo sotto la suola affinché non si consumasse)”. “Chissà che intende il prete con queste parole si chiesero i migliani. Si starà a vedere, lo scopriremo poi”. La domenica i migliani erano tutti alla messa con le scarpe con le bullette. Finita la messa il prete andò all'altare e disse: “Gli uomini si mettano mezzi da una parte e mezzi dall'altra con le mani appoggiate al muro. Quando dico “pigiate!”, pigiate forte con tutte e due le braccia tutti insieme”. Quando il prete disse “pigiate!” i migliani pigiarono con tutta la forza e dato che in terra c'erano le lastre lisce scivolarono indietro perché avevano le scarpe con le bullette. Allora il prete gli disse: “Alzatevi! Siete cascati tutti perchè avete spostato i muri. Volevate la chiesa più grande? Ora l'avete!”. Allora i migliani dissero:“Madonna che forza che abbiamo” e tornarono a casa tutti contenti”).